Conferenza di Teheran


La Conferenza di Teheran (28 novembre - 1º dicembre 1943) è stata la prima occasione nella quale si riunirono i cosiddetti "tre Grandi" della Seconda guerra mondialeStalin, per l'Unione SovieticaF.D. Roosevelt, per gli Stati Uniti d'America, e Churchill per la Gran Bretagna.
In tale conferenza essi si accordarono sull'appoggio ai partigiani di Tito in Jugoslavia, sulla data e sulle modalità esecutive della Operazione Overlord (Sbarco in Normandia), sull'entrata in guerra dell'URSS contro il Giappone dopo la sconfitta della Germania, sulla creazione, dopo la guerra, dell'ONU, vennero presi accordi per l'invasione della Francia, si delinearono i confini della Polonia, che permisero all'URSS di spostare le proprie frontiere europee ad ovest per ragioni di sicurezza.

Il fallito attentato

Il progetto attentatorio fu pianificato dall'agente segreto tedesco Ernst Kaltenbrunner e vagliato e confermato da Adolf Hitler, dopo aver prelevato informazioni da un codice violato della US Navy, dal quale si era appreso di data e luogo della conferenza dei tre leader, fissata per metà ottobre del 1943. Otto Skorzeny fu personalmente scelto da Kaltenbrunner come capo della missione; fu poi inoltre coinvolto l'agenteElyesa Bazna, sotto il nome in codice "Cicerone", che trasmise i dati chiave relativi la conferenza ad Ankara.
Comunque, una falla nel fragile sistema di sicurezza adottato provocò presto la scoperta del piano da parte dei servizi segreti sovietici. L'agente sotto copertura Nikolai Kuznetsov fingendosi un Oberleutnant delWehrmacht di nome Paul Siebert dalla Ucraina sotto il controllo nazista, si fece descrivere il piano nei dettagli conosciuti da Hans Ulrich van Ortel (sotto stato di ubriachezza), uno Sturmbannführer delle SS, che Kuznetsov definì in seguito un "loquace" e "bevitore".
La spia sovietica 19enne, Gevork Vartanian, aveva reclutato una piccola unità di agenti in Iran, dove suo padre, anch'egli una spia, prestava sotto copertura come commerciante. Il gruppo di Vartanian aveva anticipato ogni mossa tedesca, e localizzarono persino il luogo dell'atterraggio con paracadute di sei operatori radio nazisti, nei pressi di Qum, 60km da Teheran, seguendoli fino alla capitale, dove la rete di spionaggio tedesca aveva fornito loro una villa composta di tutte le attrezzature necessarie. Con l'aiuto di forze britanniche, l'unità di Vartanian si occupò della perlustrazione di interi quartieri di Teheran per un totale di 14-16 ore al giorno, fino a che non fu rintracciato il nascondiglio e allora non fu difficile intercettare, registrare e decodificare le comunicazioni degli attentatori, che avevano in realtà in programma di servirsi di un secondo commando guidato da Skorzeny per l'attacco vero e proprio. Comunque, anche Skorzeny era pedinato dal suo arrivo in Iran dal gruppo di Vartanian.
Dopo che anche i servizi segreti britannici si unirono nel contrasto del piano attentatorio, ogni singola trasmissione tedesca fu intercettata e le mosse in mente erano già state segnalate. Tuttavia, sul punto di effettuare l'attacco, un operatore tedesco molto scaltro si accorse che le linee radio usate per la messaggistica con Berlino erano sotto controllo, e inviando un messaggio criptato alla sede informando della situazione, l'operazione fu annullata.